In questo post andiamo a descrivere in maniera generale le nuove e principali funzionalità dell’ultima versione Veeam Data Platform 12.1.
Senza dubbio, la principale abilità aggiunta al motore del software è la Malware Detection, ovvero la capacità di individuare ed identificare i cyber attacchi, sfruttando tre nuove tecnologie:
Inline malware detection: basata su metodi di ML (Machine Learning), effettua un’analisi in tempo reale e a basso impatto del flusso di backup per individuare possibili attività di criptazione in atto sui dati
Suspicious file system activity detection: ricerca, tramite l’indicizzazione del file system guest, file sospetti, come estensioni di malware conosciute, ransom notes, ecc..; analizza inoltre attività del file system, comparando gli indici precedenti allo scopo di individuare modifiche sospette, come ad esempio sul numero e la tipologia dei file presenti
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Early threat detection: sfrutta le Veeam Incident API per ricevere da EDR/XDR notifiche su possibili infezioni in atto nei server della nostra infrastruttura; questo consente a Veeam B&R di marcare i corrispondenti successivi backup come compromessi; è possibile inoltre attivare un backup automatico sul server infetto come risposta a questo evento, in modo tale da cercare di mettere al sicuro più file possibili prima che l’attività di criptazione venga completata
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Il secondo importante aspetto riguarda la capacità di rispondere ad un possibile attacco malware in maniera più rapida ed efficiente. Le funzionalità in grado di svolgere questa importante innovazione sono:
Scan backups with YARA: oltre al classico scan con antivirus, in questa versione Veeam ha introdotto la possibilità, per effettuare i controlli in fase di restore, di ultilizzare anche le YARA rule, parti di codice basati su pattern specifici a seconda del tipo di ricerca o dei file che si vogliono trovare (ad esempio per una particolare famiglia di malware); lo scan è ora in grado di ricercare più rapidamente, in maniera sequenziale o binaria, un file di backup non infetto, velocizzando le operazioni di restore a seguito di un attacco; è possibile inoltre utilizzare job di SureBackup in modalità only scan (senza Virtual Lab)
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Avoid reinfection with threat tracking: in questa nuova versione, il software è in grado di individuare e tenere traccia di quali sono i potenziali backup infetti, in modo da evitare eventuali restore di file già compromessi; in caso di falsi positivi, è possibile settare manualmente una esclusione
Event forwarding: con l’introduzione del supporto di Syslog, Veeam è in grado di inviare qualsiasi evento ad un SIEM di nostra scelta, in modo tale da attivare meccanismi di reazione a determinati incidenti di sicurezza registrati dal software
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Infine, è stata migliorata la sicurezza e la compliance di determinate operazioni.
Four-eyes authorization: impostazione che attiva un doppio controllo su particolari operazioni sensibili, come ad esempio la cancellazione di un backup, di un repository o l’aggiunta di un nuovo Veeam Administrator, permettendo di limitare gli errori accidentali o i tentativi di compromissione da parte di un utente malevolo; nello specifico, quando un admin effettua una di queste operazioni, è richiesta l’approvazione di un secondo admin entro un lasso di tempo configurabile, scaduto il quale la richiesta viene rigettata
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Key Management Server (KMS) integration: grazie all’integrazione con KMIP (Key Management Interoperability Protocol), è ora possibile utilizzare un qualunque KMS supportato per effettuare la rotazione automatica delle chiavi di encryption
Security and compliance analyzer : tool integrato nella VBR console, consente di verificare in maniera manuale o schedulata la compliance a specifiche baseline di sicurezza della nostra infrastruttura di backup, assicurando che siano applicate le varie best practice del software; è stato migliorato rispetto alla v12, introducendo numerosi controlli in più, e attivando la possibilità di schedulare un report ed inviarlo tramite email
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Veeam Threat Center: una specifica dashboard di Veeam ONE è ora integrata nella VBR console, e consente di mettere in evidenza gli eventi malevoli identificati, i possibili rischi e punti critici, nonché uno score sullo stato generale della nostra infrastruttura di backup basato sull’implementazione delle varie best practices consigliate dal software
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Altre importanti funzionalità sono:
Backup di object storage: grazie ad una architettura storage-agnostica, è stata introdotta la possibilità di effettuare il backup di sorgenti di tipo object storage, proteggendo i dati dei nostri bucket, siano essi on-prem o in cloud
Sviluppo del motore CDP: la Veeam Continous Data Protection, che consente di ottenere gli RPO più piccoli per i nostri backup, è stata migliorata sia in termini di funzionalità (4x numero di VM-vDisk supportati) che di efficienza (ridotto di 2x i requisiti computazionali); introdotta inoltre la possibilità di effettuare test di failover senza interrompere le attuali repliche
Veeam AI assistant: ecco all’interno della VBR console il nostro “assistente personale” basato su modello OpenAI, che può essere utilizzato, grazie al suo apprendimento della documentazione ufficiale Veeam, per aiuti e consigli sulla nostra infrastruttura di backup
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Appena possibile, in futuri post si andranno ad approfondire singolarmente alcune di queste nuove funzionalità.
Per i dettagli di tutte le numerosissime feature introdotte con la Veeam Data Platform 12.1 vi rimando al seguente documento ufficiale.
https://www.veeam.com/veeam_backup_12_1_whats_new_wn.pdf
Buon lavoro! 💚