Dopo il Veeam Decoy Project di qualche mese fa, ecco un altro interessantissimo tool sviluppato per la community Veeam.
Si tratta ancora una volta di un progetto open source in ambito security: integrato con Veeam Backup & Replication, consente di effettuare dei vulnerability assessment su dati di backup esistenti, utilizzando i tool open source Trivy e Grype.
La soluzione è stata pensata per aiutare a gestire situazioni come gli incident di sicurezza, durante le quali può essere richiesto di effettuare un restore di uno specifico server ad un determinato point in time. Grazie a vScan, è possibile analizzare tale backup e verificare quali vulnerabilità presenta a livello di OS (Linux only) prima di rimetterlo in produzione.
Cosa succederebbe, infatti, se un attaccante fosse ancora nella nostra rete pronto ad exploitare di nuovo i nostri sistemi?
Andiamo ad esplorare alcuni dettagli di questo tool.
Requisiti per l’installazione
- OS (client): Windows 10+
- CPU: 1 core
- RAM: 512 MB
- Disk: 500 MB
- Software: VBR console e Veeam Powershell module
- Veeam version: 12.x
- Linux server for scan: Rocky Linux 9.x / Ubuntu 22.x
- Backup support: vSphere VM, Linux OS
- Credentials Linux Server for Scan: root or user with sudo
- Ports: 9392, 22, 587
- Internet Access
Potete scaricare il software dal seguente indirizzo: https://github.com/VeeamHub/veeam-vscan-security
Modalità di utilizzo
- Aprire l’applicazione con diritti amministrativi
- Nei settaggi, validare la presenza della VBR console e del modulo Powershell
- Inserire le credenziali del VBR
- Selezionare un linux scanner dall’elenco dei server presenti nel VBR o specificarne uno esterno
- Testare e salvare la configurazione
- Configurare i settaggi per le notifiche email (opzionale)
- Selezionare server, disco e restore point del quale effettuare lo scan (è possibile effettuare selezioni multiple aggiungendo la “coda” di scan)
- Effettuare l’operazione di mount del backup e selezionare un motore per lo scan
- Analizzare o esportare i risultati generati
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Riepilogo Funzionalità
- Integrazione con Veeam Data Integration API
- Integrazione con Security Scanner Trivy e Grype
- Installazione automatica e update delle definizioni
- Selezione granulare dei backup
- Utilizzo di un linux server VBR managed o esterno per lo scan
- Dashboard con trend di vulnerabilità e severity
- Lista di vulnerabilità sincronizzata con Nist NVD e Github Advisory database
- Verifica CVE contenute nel catalogo CISA Known Exploited Vulnerabilities
- Tracciamento dello stato delle vulnerabilità rilevate
- Possibilità di filtrare le vulnerabilità rilevate per severity, stato, nome server, ecc..
- Export dei risultati in CVS/HTML
- Notifiche via email
- Connection status
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Conclusione
Lo strumento è molto facile da configurare e utilizzare, la grafica è minimale ma accattivante. Questa versione supporta solo la scansione di macchine Linux su VMware, ma ci saranno sicuramente dei miglioramenti nelle versioni future.
Ovviamente questo tool non è da considerare come qualcosa per prevenire gli incident di sicurezza o da utilizzare in sostituzione dei più classici tool di vulnerability assessment su sistemi live di produzione.
Può essere invece catalogato, al fianco delle funzionalità di malware detection già incluse nelle ultime versioni di Veeam come Antivirus/YARA Scan e Veeam Threat Hunter, come un’arma in più per effettuare ulteriori verifiche sulla nostra ultima barriera di difesa, i dati di backup.
Buon lavoro! 💚